Nei giorni 3-4-5 Ottobre a Roma si è svolta la più grande fiera dell'innovazione tecnologia del momento: la Maker Faire che ha ospitato più di 90.000 persone.
Io ed il gruppo del Fablab Catania abbiamo partecipato come espositori presentando il salvavita Dr-Jack.
Devo dire che l'evento mi ha molto affascinato innanzitutto come appassionato e sviluppatore elettronico, difatti ho trovato vari "idoli" come Arduino, Sparkfun, Atmel, etc., ma anche per l'atmosfera che si respirava dentro: voglia di innovazione, condivisione e sapere, ma la cosa fondamentale è stata la quantità di giovani ragazzi sviluppatori. Credo che sia davvero questa la terza rivoluzione industriale e spero che il governo italiano se ne renda conto investendo e puntando l'attenzione sui ragazzi "futuro" dell'Italia.
Una cosa che però mi ha lasciato molto perplesso è stata la quantità di progetti riguardando l'internet of things ovvero le tecnologie atte a far comunicare i più disparati oggetti, anche casalinghi, con internet in modo da monitorarne le informazioni, eseguire comandi e ricevere notifiche. Questo tipo di innovazione tecnologica è destinato a prendere sempre più piede e a riscuotere molto successo, difatti molte startup stanno cercando di cimentarsi a sviluppare svariati dispositivi per l'IoT. Però mi stranisce aver visto diversi progetti con dispositivi destinati solo alla protopizzazione, ovvero utilizzabili solo da chi vuole poi realizzare un vero prodotto. Erano tutti ben fatti (con SDK etc) ma facevano tutti la stessa cosa. Mi è sembrato volessero creare "Arduino 2.0". Perchè non tentare invece di costruire un prodotto utilizzabile da tutte le persone e quindi per un'ampia scala di mercato? Mi fa pensare che queste startup aspirino soltanto ad essere comprati da qualche Big del settore perchè di schede per la protopizzazione in giro ce ne sono molte, forse troppe.
Ma veniamo a Dr-Jack: no, non è il sequel di "Dr. Jekyll e Mr. Hyde", ma un dispositivo salvavita che contiene le informazioni sanitarie di chi lo indossa. Consiste in un jack audio che, nel caso non risulti possibile comunicare a chi presta soccorso i propri dati sanitari come Nome, Gruppo Sanguigno, Allergie, Patologie e numero ICE (numero da chiamare in caso di emergenza), chi soccorre può semplicemente sfilare Dr-Jack dal collo, bracciale o dal portachiavi, dell'infortunato e inserirlo nell'ingresso delle cuffie di qualunque smartphone, tablet, pc o mac (con qualsiasi sistema operativo) e, attraverso un'apposita app (presto disponibile gratuitamente sui vari Store), è possibile leggere questi dati salvavita.
E' pensato per le persone che soffrono di particolari patologie come il diabete o ad esempio l'Alzheimer: purtroppo si sa che i pazienti che soffrono di questa patologia perdono la memoria e non ricordano neanche di avere un dispositivo addosso, l'unica cosa che riescono a fare e chiedere aiuto. Chi soccorre potrà prendere il Dr-Jack del nonnino e inserirlo sul proprio telefono, perchè magari il nonnino neanche ce l'ha il telefono, e potrà chiamare il figlio soltanto con un click sull'app senza dover ricopiare il numero.
E' pensato anche per i bambini che magari non sanno di essere intolleranti a qualcosa, così la maestra a scuola non dovrà far nient'altro che inserire Dr-Jack sul proprio tablet e vedere le intolleranze del piccolo ed addirittura la dieta giornaliera che la madre ha scelto e inserito tramite interfaccia web.
Ma è stato pensato soprattutto per salvare una vita: quando si trova una persona priva di coscienza la prima cosa che occorre fare e chiamare soccorso, ma una cosa è comunicare al 118 soltanto che quella persona è incosciente, un'altra è avvisarli dicendo che la persona è incosciente ed ha già avuto in precedenza un attacco cardiaco. Informazione ottenuta grazie a Dr-Jack.
E' pensata veramente per tutti, anche per chi non ha nessun tipo di patologie e/o allergie, perchè a me farebbe piacere che, in caso di incidente, chi mi presta soccorso chiami mio padre avvisandolo dell'accaduto.
Abbiamo anche pensato di creare un'apposita app per i medici e paramedici in modo tale che possano avere tutta la cartella clinica del paziente immediatamente utilizzando lo stesso Dr-Jack, a differenza della persona che presta soccorso che può leggere solo i dati salvavita.
Stiamo valutando la fattibilità di rendere Open Source una parte del progetto anche se siamo in attesa dell'accoglimento della domandi di brevetto del dispositivo.
Naturalmente siamo in cerca di fondi in modo tale da produrre Dr-Jack in grande scala.
#JackYourLife
Team Dr-Jack |